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L’esposizione si concentrerà sulle opere d’arte e gli artisti richiamati e descritti nell’opera di Vincenzo Consolo, al fine di riproporre il modo in cui lo scrittore ha letto e riproposto in scrittura l’arte dall’antico al contemporaneo e con l’intento di restituire una traccia degli interessi per le arti visive dello scrittore di Sant’Agata di Militello nei luoghi della sua patria d’origine. L’obiettivo è raggiunto attraverso il costante rapporto tra arte e letteratura, tra le opere e le ekphrasis – talvolta vere e proprie descrizioni, talvolta ricostruzioni suggestive – delle stesse opere che compaiono nei suoi scritti. Oltre a pitture, sculture, incisioni, fotografie, la mostra utilizza, per opere il cui trasporto è impossibile, riproduzioni in digitale e in 3D e proiezioni di immagini e video. Ogni sezione prevede l’esposizione del romanzo di Consolo cui fa riferimento, mentre ciascuna opera è accompagnata dalla citazione tratta dal relativo testo di Consolo. La mostra propone un percorso coinvolgente per il fruitore che si muove tra oggetti d’arte di diversa natura (pitture, disegni, fotografie, video), citazioni dai romanzi di Consolo e altri documenti dell’attività di Consolo scrittore di cose d’arte: manoscritti, rare edizioni librarie, fotografie, copertine dei suoi libri con riproduzioni di opere artistiche.